Un itinerario tra i luoghi della memoria della Grande Guerra sulle pendici del monte Baldo, dove hanno combattutto i Futuristi italiani.
Questa porzione di territorio altogardesano porta numerose tracce della Prima Guerra Mondiale. Malga Zures è stato un punto particolarmente delicato del fronte, fortificato dagli austriaci con un articolato sistema di tunnel e oggetto di un assalto italiano particolarmente violento nel 1915 . La posizione fu tenuta dalle truppe imperiali fino alla fine del conflitto, ma gli italiani si posizionarono nelle immediate vicinanze, ovvero a Doss Casina (che divenne il perno principale della prima linea italiana), Doss Remit e Dosso Alto.
Durante i primi mesi di guerra a Doss Casina sono schierati numerosi artisti futuristi italiani, appartenenti al Battaglione Volontari Ciclisti e Automobilisti: tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni, Mario Sironi, Luigi Russolo, Antonio Sant'Elia e Antonio Bucci.
Per questi artisti e intellettuali l'esperienza sul fronte altogardesano costituisce un'esperienza indelebile, che comunicano nella loro corrispondenza privata e nei diari ma anche nelle loro poesie rumoriste e nello stesso "Manifesto futurista - l'orgoglio italiano".
Le informazioni contenute in questo scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire...
... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Da Malga Zures si sale a Dosso Casina sul sentiero SAT 601 (Sentiero della Pace) passando attraverso trincee, postazioni e casermette del 1914/1918. Con una breve deviazione dal sentiero principale si raggiungono la cima di Doss Casina (punto panoramico: la postazione italiana era in contatto visivo con i principali punti di difesa austriaci - Brione, Rocchetta, Tombio, Creino, Biaena ) e la piccola chiesetta, costruita dai militari in servizio qui nel 1916. Al bivio si seguono le indicazioni per il sentiero SAT 601C che porta all’insediamento militare delle Garbegne e al cimitero militare di Sasso Sega. Imboccando il sentiero SAT 601B si raggiunge il Dosso Alto, teatro di numerose battaglie. Ritornati sul sentiero principale si rientra a Malga Zures.
Malga Zures non è servita da alcun servizio di trasporto pubblico.
Parcheggio libero presso Malga Zures
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